Martedì 18 marzo 2025

Inps: online la Certificazione Unica 2025

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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L'Inps comunica che è disponibile la Certificazione Unica 2025, relativa ai redditi percepiti nel 2024, documento indispensabile per la presentazione della dichiarazione dei redditi.
E' il documento fiscale che certifica gli importi corrisposti dall’INPS nell’anno d’imposta di riferimento ai titolari di prestazioni pensionistiche, previdenziali, assistenziali e a sostegno del reddito.

Accedendo con le proprie credenziali (SPID, CIE, CNS, eIDAS e PIN) all’area personale MyINPS e seguendo il percorso “I tuoi servizi e strumenti” > “Servizi fiscali e pagamenti ricevuti da INPS” > “Certificazione Unica 2025 (Cittadino)”, è possibile visualizzare , scaricare e stampare il modello CU 2025.
I  pensionati possono scaricare il documento anche tramite il servizio online “Cedolino della pensione”.

Alternative per richiedere la Certificazione Unica
La CU 2025, ricorda l'Istituto, è disponibile anche tramite altri canali:

  • su INPS Mobile per dispositivi Android e Apple iOS, utilizzando le credenziali personali e il servizio “Certificazione Unica”;
  • tramite patronati, CAF e professionisti abilitati;
  • tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo richiestacertificazioneunica@postacert.inps.gov.it, allegando una copia del documento di identità del richiedente. In questo caso, la Certificazione Unica sarà inviata dall’INPS direttamente alla casella di posta elettronica utilizzata per la richiesta;
  • al numero verde dedicato 800 434320;
  • chiamando Contact center multicanale al numero 803 164 oppure al numero 06 164164.

Fonte: https://www.inps.it
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    a cura di: Studio Dott. Alvise Bullo
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    a cura di: Studio Dott. Alvise Bullo
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    Ricevere uno "schema d'atto" dall'Agenzia Entrate può essere un momento delicato, ma è anche un'opportunità per presentare la propria posizione prima che l'atto diventi definitivo. Prima di redigere la memoria difensiva, è fondamentale prestare attenzione a diversi aspetti chiave per massimizzare le possibilità di successo.

    Sono fondamentali alcuni passaggi:

    • comprendere a fondo lo schema d'atto - leggere attentamente e identificare le contestazioni specifiche, gli importi richiesti, le annualità interessate e le norme violate secondo l'Agenzia delle Entrate;
    • verificare che la documentazione su cui si basa l'accertamento sia effettivamente quella in possesso dell'Agenzia e che le citazioni siano accurate;
    • raccogliere la documentazione pertinente che possa confutare le contestazioni mosse e organizzarla in modo logico e facilmente consultabile;
    • valutare i termini di presentazione (scadenze ed eventuali sospensioni dei termini);
    • e a quel punto determinare la strategia difensiva. Le contestazioni dell'Agenzia sono basate su fatti errati? Ci sono precedenti giurisprudenziali o prassi consolidate? Lo schema d'atto presenta vizi di forma (es. mancanza di motivazione, errori nell'indicazione delle norme)?

    La redazione della memoria difensiva diventa dunque il passaggio essenziale della strategia difensiva.
    Prendersi il tempo necessario e i giusti supporti per analizzare tutti questi aspetti prima di agire può fare la differenza nel risultato finale.

    a cura di: Studio Dott. Alvise Bullo

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