Lunedì 30 giugno 2025

Ires cooperative: calcolo e agevolazioni fiscali per mutualità prevalente

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
PDF

Il calcolo dell'IRES (Imposta sul Reddito delle Società) nelle cooperative ad attività prevalente presenta delle peculiarità rispetto alle altre forme societarie. Nelle "cooperativa a mutualità prevalente" l'attività è principalmente rivolta a favore dei soci, generando vantaggi economici diretti per gli stessi.

Il legislatore italiano riconosce il ruolo sociale ed economico delle cooperative, in particolare quelle a mutualità prevalente, anche attraverso un regime fiscale agevolato. Tra le agevolazioni più rilevanti, evidenziamo:

  • Esenzione parziale IRES: 
    • l'articolo 12 della Legge 904/1977 prevede l'esenzione dall'IRES per una quota degli utili netti destinata alla riserva legale, pari al 30%
    • le somme accantonate a riserve indivisibili possono essere dedotte dall'imponibile IRES, entro i limiti previsti dalla normativa.
  • Trattamento dei ristorni: 
    • i ristorni, ossia le somme restituite ai soci in proporzione agli scambi mutualistici, godono di un regime fiscale favorevole
    • è essenziale saper gestire correttamente l'imputazione dei ristorni a conto economico.
  • Specificità per le cooperative di lavoro
    • l'esenzione IRES può essere applicata limitatamente al reddito derivante dall'indeducibilità dell'IRAP
    • in presenza di un'elevata incidenza del lavoro dei soci, è possibile usufruire di una variazione in diminuzione dell'imponibile.

Il calcolo dell'IRES per le cooperative richiede dunque una profonda conoscenza delle normative di settore. 

Per agevolare questo processo complesso, abbiamo sviluppato un software all'avanguardia, pensato specificamente per le cooperative a mutualità prevalente. La nostra soluzione CALCOLO IRES cooperative a mutualità prevalente 2025:

  • è aggiornata con le ultime normative fiscali (versione 2025).
  • garantisce calcoli precisi e affidabili.
  • permette la gestione ottimale dei ristorni e delle perdite pregresse.
  • è disponibile sia in versione Excel che Cloud, per un accesso comodo e flessibile.


CLICCA QUI.


DOCUMENTI E SERVIZI IN EVIDENZA:
  • Calcolo Ratei e risconti

    Calcolo Ratei e risconti

    Cartella di lavoro Excel per il calcolo dei Ratei e Risconti Attivi e Passivi relativi a costi/ricavi con competenza a cavallo di due esercizi.

    a cura di: Studio Meli e Studio Manuali
  • Il Trattamento di Fine Mandato

    Il Trattamento di Fine Mandato

    L’attribuzione del Trattamento di Fine Mandato (T.F.M.) quale compenso aggiuntivo da riconoscere agli amministratori di una società, presenta vantaggi importanti che si manifestano su due piani:

    - fiscale
    - gestionale/strategico.

    1. Vantaggi fiscali
    Il T.F.M. rappresenta un'importante leva di pianificazione fiscale per le società e un significativo beneficio per i suoi amministratori.
    Questo compenso, erogato al termine del rapporto di amministrazione, se correttamente strutturato, offre un duplice vantaggio fiscale: per l'azienda che lo accantona e per l'amministratore che lo percepisce.
    I benefici fiscali del T.F.M. si articolano principalmente in due ambiti:

    - la deducibilità del costo per competenza per la società, con conseguente riduzione dell'imponibile IRES ogni anno e
    - la tassazione separata per il percipiente.


    2. Vantaggi gestionali e strategici
    Tralasciando il caso – peraltro molto frequente nelle società di piccole dimensioni (cosiddette “familiari”) di attribuzione del TFM per aspetti principalmente fiscali, è utile considerare il TFM un potente strumento di gestione aziendale perché favorisce questi importanti fattori:

      • fidelizzazione e incentivazione: il TFM agisce come un incentivo a lungo termine. Sapendo di avere una somma importante che matura nel tempo, l'amministratore è più propenso a rimanere legato alla società e a lavorare per il suo successo duraturo. È un modo per premiare la lealtà e la permanenza.
      • attrazione di talenti: in fase di assunzione di un manager di alto profilo, offrire un pacchetto retributivo che include anche il TFM rende la posizione più attraente e competitiva rispetto a società che offrono solo un compenso fisso.
      • pianificazione finanziaria: accantonare il costo anno per anno permette una gestione finanziaria più ordinata e prudente. La società non si troverà a dover affrontare un esborso improvviso e imprevisto alla fine del mandato, poiché il costo è stato spalmato contabilmente su più esercizi, dando una rappresentazione più fedele della situazione patrimoniale.

    In conclusione, per la società il TFM non è semplicemente un costo aggiuntivo, ma un investimento strategico che, se correttamente pianificato, genera un importante risparmio fiscale immediato e contribuisce a creare un rapporto più solido e duraturo con il proprio management.

    Questo lavoro affronta i principali aspetti civilistici e fiscali e indica il modo corretto di operare, per permettere l’imputazione della quota annua di costo societario per competenza ed evitare che lo strumento utilizzato porti a contestazioni o riprese fiscali da parte dell’Amministrazione Finanziaria.

    Fa parte di questo strumento pratico operativo (tool) il verbale di assemblea dei soci.

    a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l.
  • Assegnazione Agevolata Immobili Società. Tassazione Soci 2025

    Assegnazione Agevolata Immobili Società. Tassazione Soci 2025

    La legge di bilancio 2025 ha previsto la possibilità, per le società, di assegnare e/o cedere ai soci gli immobili non strumentali per destinazione (oltre ai beni mobili registrati).
    In particolare è prevista l’applicazione di una imposta sostitutiva dell’8% (10,5% se le società sono risultate NON operative nei tre esercizi precedenti) sulla eventuale plusvalenza risultante dalla differenza tra il valore normale, in ipotesi di assegnazione, o il prezzo di cessione, in ipotesi di cessione, e il costo fiscalmente riconosciuto dei beni assegnati/ceduti, con la particolarità che in caso di assegnazione il valore normale per i beni immobili può essere, alternativamente al valore normale ex art. 9 del TUIR, assunto pari al “valore catastale” applicando alla rendita catastale i moltiplicatori previsti ai fini dell’imposta di registro. In caso di cessione il corrispettivo, se inferiore al valore normale, determinato alternativamente ex art. 9 TUIR o in base al “valore catastale”, dovrà essere computato in misura non inferiore al valore normale stesso.
    Altro vantaggio dell’operazione consiste nel fatto che, in caso di applicazione di imposta di registro proporzionale le aliquote applicate siano ridotte della metà.

    a cura di: Studio Meli e Studio Manuali

AteneoWeb s.r.l.

AteneoWeb.com - AteneoWeb.info

Via Nastrucci, 23 - 29122 Piacenza - Italy
staff@ateneoweb.com

C.f. e p.iva 01316560331
Iscritta al Registro Imprese di Piacenza al n. 01316560331
Capitale sociale 20.000,00 € i.v.
Periodico telematico Reg. Tribunale di Piacenza n. 587 del 20/02/2003
Direttore responsabile: Riccardo Albanesi

SEGUICI

Social network e Canali informativi

Canali RSS