Giovedì 13 marzo 2025

CHECK LIST BILANCIO: operazioni di controllo e verifica

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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La redazione del bilancio di esercizio rappresenta un momento cruciale nella vita di ogni società. Il bilancio di esercizio, espressione della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell'azienda, richiede precisione, accuratezza e conformità alle normative vigenti.

L'adozione di una checklist si rivela dunque uno strumento indispensabile per garantire un processo efficiente e privo di errori.

La checklist, intesa come elenco sistematico di attività e verifiche, funge da guida per i diversi soggetti coinvolti nella redazione del bilancio e consente di:

  • assicurare che tutte le fasi e i controlli necessari siano eseguiti in modo uniforme, riducendo la variabilità e aumentando l'affidabilità del risultato finale
  • prevenire omissioni e inesattezze, garantendo la completezza e la correttezza delle informazioni contenute nel bilancio
  • ottimizzare i tempi, facilitando l'organizzazione del lavoro e l’efficacia delle diverse attività
  • verificare l'aderenza alle disposizioni di legge e ai principi contabili, evitando sanzioni e contestazioni.

 

Anche quest’anno AteneoWeb pubblica la CHECK LIST BILANCIO: operazioni di controllo e verifica, uno strumento guida per il controllo e la verifica delle operazioni di chiusura del bilancio oltre che utile promemoria per gli adempimenti fiscali e i futuri controlli.

La nuova versione è aggiornata con le novità riguardanti l’esercizio sociale 2024, introdotte principalmente dalla L. 207/2024 (c.d. Legge di bilancio 2025) e da diversi decreti. Sono riportate anche alcune novità decorrenti da gennaio 2025, al fine di poter consentire valutazioni fiscali riguardanti l’annualità in corso.

Ecco l’indice dei contenuti

  1. IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
  2. COSTI PLURIENNALI, RAPPRESENTANZA E AVVIAMENTO
  3. MANUTENZIONI E RIPARAZIONI
  4. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 
  5. PLUSVALENZE E MINUSVALENZE SU BENI IMMATERIALI E MATERIALI 
  6. OPERE IN ECONOMIA
  7. IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
  8. PARTECIPAZIONI
  9. RIMANENZE FINALI
  10. CONTROLLO DELLE SCHEDE CLIENTI E FORNITORI
  11. PERDITE SU CREDITI
  12. SPESE TELEFONICHE
  13. RILEVAZIONE DEI CREDITI TRIBUTARI
  14. BANCHE
  15. CASSA
  16. POSTE DI BILANCIO RELATIVE AD ESERCIZI PRECEDENTI
  17. RISCONTI
  18. RATEI
  19. OPERAZIONI RIGUARDANTI L'IVA
  20. VARIAZIONI DI PATRIMONIO
  21. ACCANTONAMENTO T.F.R. DIPENDENTI
  22. MUTUI O FINANZIAMENTI
  23. CONTROLLO DELLE SCHEDE RELATIVE ALLE RITENUTE E AI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI
  24. COMPENSI AMMINISTRATORI
  25. SOPRAVVENIENZE ATTIVE
  26. INTERESSI PASSIVI
  27. INTERESSI ATTIVI
  28. RILEVAZIONE DI ONERI TRIBUTARI
  29. FISCALITA’ SPECIALE
  30. TRASPARENZA FISCALE
  31. IRAP - CUNEO FISCALE 
  32. SOCIETA’ DI COMODO
  33. RIPORTO PERDITE
  34. I LIMITI PER IL BILANCIO ABBREVIATO E PER IL COLLEGIO SINDACALE
  35. LA RELAZIONE SULLA GESTIONE
  36. PREMI DI PRODUTTIVITA’
  37. FONDO INDENNITA’ SUPPLETTIVA CLIENTELA
  38. TASSO DI INTERESSE LEGALE     

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  • Il Trattamento di Fine Mandato

    Il Trattamento di Fine Mandato

    L’attribuzione del Trattamento di Fine Mandato (T.F.M.) quale compenso aggiuntivo da riconoscere agli amministratori di una società, presenta vantaggi importanti che si manifestano su due piani:

    - fiscale
    - gestionale/strategico.

    1. Vantaggi fiscali
    Il T.F.M. rappresenta un'importante leva di pianificazione fiscale per le società e un significativo beneficio per i suoi amministratori.
    Questo compenso, erogato al termine del rapporto di amministrazione, se correttamente strutturato, offre un duplice vantaggio fiscale: per l'azienda che lo accantona e per l'amministratore che lo percepisce.
    I benefici fiscali del T.F.M. si articolano principalmente in due ambiti:

    - la deducibilità del costo per competenza per la società, con conseguente riduzione dell'imponibile IRES ogni anno e
    - la tassazione separata per il percipiente.


    2. Vantaggi gestionali e strategici
    Tralasciando il caso – peraltro molto frequente nelle società di piccole dimensioni (cosiddette “familiari”) di attribuzione del TFM per aspetti principalmente fiscali, è utile considerare il TFM un potente strumento di gestione aziendale perché favorisce questi importanti fattori:

      • fidelizzazione e incentivazione: il TFM agisce come un incentivo a lungo termine. Sapendo di avere una somma importante che matura nel tempo, l'amministratore è più propenso a rimanere legato alla società e a lavorare per il suo successo duraturo. È un modo per premiare la lealtà e la permanenza.
      • attrazione di talenti: in fase di assunzione di un manager di alto profilo, offrire un pacchetto retributivo che include anche il TFM rende la posizione più attraente e competitiva rispetto a società che offrono solo un compenso fisso.
      • pianificazione finanziaria: accantonare il costo anno per anno permette una gestione finanziaria più ordinata e prudente. La società non si troverà a dover affrontare un esborso improvviso e imprevisto alla fine del mandato, poiché il costo è stato spalmato contabilmente su più esercizi, dando una rappresentazione più fedele della situazione patrimoniale.

    In conclusione, per la società il TFM non è semplicemente un costo aggiuntivo, ma un investimento strategico che, se correttamente pianificato, genera un importante risparmio fiscale immediato e contribuisce a creare un rapporto più solido e duraturo con il proprio management.

    Questo lavoro affronta i principali aspetti civilistici e fiscali e indica il modo corretto di operare, per permettere l’imputazione della quota annua di costo societario per competenza ed evitare che lo strumento utilizzato porti a contestazioni o riprese fiscali da parte dell’Amministrazione Finanziaria.

    Fa parte di questo strumento pratico operativo (tool) il verbale di assemblea dei soci.

    a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l.
  • Assegnazione Agevolata Immobili Società. Tassazione Soci 2025

    Assegnazione Agevolata Immobili Società. Tassazione Soci 2025

    La legge di bilancio 2025 ha previsto la possibilità, per le società, di assegnare e/o cedere ai soci gli immobili non strumentali per destinazione (oltre ai beni mobili registrati).
    In particolare è prevista l’applicazione di una imposta sostitutiva dell’8% (10,5% se le società sono risultate NON operative nei tre esercizi precedenti) sulla eventuale plusvalenza risultante dalla differenza tra il valore normale, in ipotesi di assegnazione, o il prezzo di cessione, in ipotesi di cessione, e il costo fiscalmente riconosciuto dei beni assegnati/ceduti, con la particolarità che in caso di assegnazione il valore normale per i beni immobili può essere, alternativamente al valore normale ex art. 9 del TUIR, assunto pari al “valore catastale” applicando alla rendita catastale i moltiplicatori previsti ai fini dell’imposta di registro. In caso di cessione il corrispettivo, se inferiore al valore normale, determinato alternativamente ex art. 9 TUIR o in base al “valore catastale”, dovrà essere computato in misura non inferiore al valore normale stesso.
    Altro vantaggio dell’operazione consiste nel fatto che, in caso di applicazione di imposta di registro proporzionale le aliquote applicate siano ridotte della metà.

    a cura di: Studio Meli e Studio Manuali
  • Richiesta dati per il modello REDDITI PF 2025 (periodo d’imposta 2024)

    Richiesta dati per il modello REDDITI PF 2025 (periodo d’imposta 2024)

    Per agevolare il lavoro del Professionista abbiamo predisposto dei fogli di lavoro in Word organizzati per l’invio della lettera ai clienti per la richiesta dei dati per la predisposizione delle dichiarazioni annuali modello REDDITI persone fisiche per l’anno d’imposta 2024.

    a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l.

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