Sono detraibili dall'Irpef, senza necessità di prescrizione medica, anche le spese sostenute per le prestazioni rese alla persona da biologi nutrizionisti, nella misura del 19%, per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro. Tali spese, infatti, rientrano tra gli oneri sanitari che possono essere inseriti nel modello 730/2024.
Lo ha ricordato l'Agenzia delle Entrate, in una risposta pubblicata sulla rivista telematica FiscoOggi.
La detrazione spetta a condizione che l'onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento “tracciabili”, fatta eccezione per le spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al SSN.
Ai fini della detrazione, il contribuente deve essere in possesso della ricevuta fiscale o della fattura rilasciata dal professionista sanitario (biologo nutrizionista) dal quale risulti la figura professionale che ha reso la prestazione e la descrizione della prestazione sanitaria resa.
Clicca qui per accedere alla guida dell'Agenzia Entrate sulle agevolazioni della dichiarazione 2024 riguardanti le spese sanitarie.
Prestito tra Familiari nel 2025: Perché un accordo scritto è indispensabile?
Nel tessuto delle relazioni familiari, il prestito di denaro per necessità importanti – come l'acquisto di un'auto, un anticipo per la casa o per sostenere un'attività – è una prassi comune e preziosa. Spesso, dato il forte legame di fiducia, questi accordi si basano su un semplice "impegno morale", senza alcuna formalità.
Tuttavia, questo approccio informale, un tempo la norma, oggi espone a rischi fiscali significativi che non possono essere ignorati.
La quietanza è una dichiarazione scritta con la quale il soggetto attivo di un rapporto obbligatorio (creditore) afferma di aver ricevuto il pagamento essa indicato. Essa rientra nella categoria della dichiarazione di scienza con funzione di prova documentale precostituita.
La diffida ad adempiere è una dichiarazione scritta con cui si intima al gestore o venditore il rispetto del contratto entro un congruo termine (non inferiore a 15 giorni), con espressa avvertenza che in caso contrario il contratto si intenderà senz'altro risolto.
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