Martedì 17 maggio 2022

CONTRIBUTO SU ACQUISTO AUTOVETTURE

a cura di: STUDIO LEGALE E TRIBUTARIO ORLANDI BOVOLATO
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Regole e importi del bonus
In sintesi, per l’acquisto, anche in leasing, di autovetture nuove (veicoli di categoria M1) immatricolate in Italia, se le emissioni sono fino a 20 g/km (auto elettriche) e il prezzo di listino non supera i 35mila euro, Iva esclusa, spetta un contributo di 3mila euro; si possono aggiungere 2mila euro se si rottama un’auto. Il contributo scende a 2mila euro per emissioni tra 21 e 60 g/km (ibride plug-in) e spetta con un prezzo fino a 45mila euro oltre l’Iva; si possono aggiungere 2mila euro con la rottamazione. Per le auto nuove nella fascia 61-135 g/km (endotermiche a basse emissioni) con prezzo fino a 35mila euro oltre l’Iva, spettano 2mila euro e solo se c’è rottamazione.
L’auto va intestata al beneficiario del bonus, che deve mantenerne la proprietà per almeno 12 mesi. La rottamazione deve essere contestuale all’acquisto; l’auto demolita deve essere di classe inferiore a Euro 5 e intestata, da almeno 12 mesi, all’acquirente o a un suo familiare convivente.
La circolare
La circolare del Mise precisa che per le prenotazioni si applicano le disposizioni del Dm 20 marzo 2019 che furono dettate per gli incentivi precedenti, ritenendole compatibili (e il Dpcm stabilisce proprio che si applicano tutte le vecchie regole compatibili con i nuovi bonus). Al momento della prenotazione, e allo scopo di accertare la sussistenza dei requisiti previsti, dovranno essere riportate alcune informazioni.
Innanzitutto, nel caso di acquisti da parte di persone fisiche, una dichiarazione di presa d’atto dell’obbligo di mantenimento della proprietà del veicolo acquistato per almeno 12 mesi. Per acquisti effettuati da persone giuridiche, sarà necessaria una dichiarazione sostitutiva di atto notorio relativa all’impiego del veicolo in car sharing con finalità commerciali e con contestuale dichiarazione di presa d’atto del mantenimento di tale impiego nonché della proprietà del veicolo acquistato per almeno 24 mesi.
I moduli per le dichiarazioni saranno resi disponibili sul sito ecobonus.mise.gov.it.
La circolare specifica poi che sulle prenotazioni completate in piattaforma saranno effettuati controlli di completezza e regolarità della documentazione fornita dai venditori. In caso di accertata indebita fruizione totale o parziale del contributo per mancanza dei vari requisiti, scatterà la revoca.
Dubbi residui
Ancora nessuna precisazione sul problema peculiare del car sharing: in buona parte dei casi, le vetture in realtà non sono acquisite direttamente dagli operatori ma da loro prese in sublocazione presso società di noleggio. In assenza di precisazioni, non è improbabile che un simile schema non possa fruire degli incentivi.
I venditori dovranno confermare le operazioni entro 180 giorni dalla data di apertura della prenotazione. Un punto che aveva sollevato forti dubbi tra gli operatori del settore considerati i ritardi delle consegne dovuti alla carenza internazionale di chip utilizzati nel processo di produzione delle auto.
Infine, il tenore e la formulazione letterale del Dpcm fanno pensare che ogni beneficiario possa acquistare con bonus solo un’auto in questa tornata di incentivi (cioè fino al 2024), tranne che nel caso del car sharing. Servono però conferme esplicite ed ufficiali, perché è la prima volta che gli incentivi contengono vincoli sul tempo minimo per il quale un’auto acquistata in modo agevolato debba essere mantenuta nella proprietà del beneficiario.


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