Lunedì 9 giugno 2025

Modello di ricorso tributario 2025

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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La redazione di un ricorso tributario richiede un'attenzione particolare alle continue evoluzioni normative, giurisprudenziali e dottrinali. La riforma della giustizia tributaria, entrata in vigore in diverse fasi tra fine 2022 e inizio 2024, ha trasformato profondamente il panorama.
In questo scenario, la preparazione di un ricorso tributario oggi richiede una formazione costante e una grande attenzione ai dettagli procedurali e sostanziali, alla luce di una giustizia tributaria in profonda trasformazione. Un Professionista aggiornato sulle ultime novità può fare la differenza nella gestione efficace del contenzioso e nella stesura di un ricorso solido.

Pubblichiamo un modello di ricorso realizzato dal Dott. Alvise Bullo, Dottore commercialista, stimato Pubblicista e Convegnista, che si è fatto conoscere per la precisione e l’efficacia dei suoi contributi.

Il modello si riferisce ad un caso di fantasia di un ricorso con istanza di pubblica udienza presentato da una società alla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado. L'obiettivo del ricorso è ottenere la declaratoria di illegittimità o infondatezza di un avviso di accertamento emesso dall'Agenzia Entrate relativo a IVA, IRES, IRAP, oltre a sanzioni e interessi.
Il cuore della contestazione verte su un presunto maggior imponibile a carico della società, derivante da una verifica fiscale. L'Agenzia Entrate sostiene una tesi che la società ricorrente definisce "non provata, né tantomeno dimostrata".

Il ricorso si articola su diverse motivazioni di illegittimità e infondatezza dell'atto impugnato, basate su recenti modifiche legislative e consolidati principi giurisprudenziali:

  • Vizi di forma e motivazione dell'avviso di accertamento
  • Lesione del contraddittorio
  • Violazione dei diritti del contribuente in fase di verifica
  • Inutilizzabilità delle prove acquisite in violazione di legge
  • Principio di capacità contributiva effettiva e irragionevolezza delle presunzioni
  • Onere della prova a carico dell'Amministrazione finanziaria
  • Mancanza di prova del fatto costitutivo della pretesa
  • Violazione del limite temporale per la conservazione della documentazione
  • Non applicabilità delle sanzioni

In sintesi: una contestazione a tutto campo dell'operato dell'Agenzia Entrate

CLICCA QUI per accedere al modello.

Il documento è acquistabile anche all'internmo dell pacchetto "Contenzioso tributario: modello di ricorso e memorie 2025"CLICCA QUI.


DOCUMENTI E SERVIZI IN EVIDENZA:
  • Contenzioso tributario: modello di ricorso e memorie 2025

    Contenzioso tributario: modello di ricorso e memorie 2025

    Il pacchetto raccoglie tre strumenti operativi aggiornati al 2025, pensati per supportare i Professionisti nella redazione di atti difensivi nel contenzioso tributario, alla luce delle più recenti novità normative e giurisprudenziali.

    a cura di: Studio Dott. Alvise Bullo
  • Modello di ricorso tributario 2025 che tiene conto di gran parte delle modifiche emergenti sia nello Statuto dei diritti del contribuente sia nel D.lgs n 546/1992

    Modello di ricorso tributario 2025 che tiene conto di gran parte delle modifiche emergenti sia nello Statuto dei diritti del contribuente sia nel D.lgs n 546/1992

    La redazione di un ricorso tributario, oggi più che mai, richiede un'attenzione particolare alle continue evoluzioni normative, giurisprudenziali e dottrinali. La riforma della giustizia tributaria, entrata in vigore in diverse fasi tra fine 2022 e inizio 2024, ha trasformato profondamente il panorama.
    In questo scenario, la preparazione di un ricorso tributario oggi richiede una formazione costante e una grande attenzione ai dettagli procedurali e sostanziali, alla luce di una giustizia tributaria in profonda trasformazione. Un Professionista aggiornato sulle ultime novità può fare la differenza nella gestione efficace del contenzioso e nella stesura di un ricorso solido.

    a cura di: Studio Dott. Alvise Bullo
  • Modello di memoria difensiva contro uno schema d’atto 2025

    Modello di memoria difensiva contro uno schema d’atto 2025

    Ricevere uno "schema d'atto" dall'Agenzia Entrate può essere un momento delicato, ma è anche un'opportunità per presentare la propria posizione prima che l'atto diventi definitivo. Prima di redigere la memoria difensiva, è fondamentale prestare attenzione a diversi aspetti chiave per massimizzare le possibilità di successo.

    Sono fondamentali alcuni passaggi:

    • comprendere a fondo lo schema d'atto - leggere attentamente e identificare le contestazioni specifiche, gli importi richiesti, le annualità interessate e le norme violate secondo l'Agenzia delle Entrate;
    • verificare che la documentazione su cui si basa l'accertamento sia effettivamente quella in possesso dell'Agenzia e che le citazioni siano accurate;
    • raccogliere la documentazione pertinente che possa confutare le contestazioni mosse e organizzarla in modo logico e facilmente consultabile;
    • valutare i termini di presentazione (scadenze ed eventuali sospensioni dei termini);
    • e a quel punto determinare la strategia difensiva. Le contestazioni dell'Agenzia sono basate su fatti errati? Ci sono precedenti giurisprudenziali o prassi consolidate? Lo schema d'atto presenta vizi di forma (es. mancanza di motivazione, errori nell'indicazione delle norme)?

    La redazione della memoria difensiva diventa dunque il passaggio essenziale della strategia difensiva.
    Prendersi il tempo necessario e i giusti supporti per analizzare tutti questi aspetti prima di agire può fare la differenza nel risultato finale.

    a cura di: Studio Dott. Alvise Bullo

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