La redazione di un ricorso tributario richiede un'attenzione particolare alle continue evoluzioni normative, giurisprudenziali e dottrinali. La riforma della giustizia tributaria, entrata in vigore in diverse fasi tra fine 2022 e inizio 2024, ha trasformato profondamente il panorama.
In questo scenario, la preparazione di un ricorso tributario oggi richiede una formazione costante e una grande attenzione ai dettagli procedurali e sostanziali, alla luce di una giustizia tributaria in profonda trasformazione. Un Professionista aggiornato sulle ultime novità può fare la differenza nella gestione efficace del contenzioso e nella stesura di un ricorso solido.
Pubblichiamo un modello di ricorso realizzato dal Dott. Alvise Bullo, Dottore commercialista, stimato Pubblicista e Convegnista, che si è fatto conoscere per la precisione e l’efficacia dei suoi contributi.
Il modello si riferisce ad un caso di fantasia di un ricorso con istanza di pubblica udienza presentato da una società alla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado. L'obiettivo del ricorso è ottenere la declaratoria di illegittimità o infondatezza di un avviso di accertamento emesso dall'Agenzia Entrate relativo a IVA, IRES, IRAP, oltre a sanzioni e interessi.
Il cuore della contestazione verte su un presunto maggior imponibile a carico della società, derivante da una verifica fiscale. L'Agenzia Entrate sostiene una tesi che la società ricorrente definisce "non provata, né tantomeno dimostrata".
Il ricorso si articola su diverse motivazioni di illegittimità e infondatezza dell'atto impugnato, basate su recenti modifiche legislative e consolidati principi giurisprudenziali:
In sintesi: una contestazione a tutto campo dell'operato dell'Agenzia Entrate
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Ricorso avverso avviso di accertamento. Eccezione di decorso del termine decadenziale
La sospensione di cui all'art. 67. D.L.n.18/2020, pari ad 85 giorni non può essere considerata operante, come confermato dalla stessa Agenzia delle entrate nella circolare 20.08.2020, n. 25, secondo cui "…può ritenersi ormai superata ….” in quanto lo stesso periodo (8 marzo - 31 maggio 2020) è ora ricompreso nel più ampio arco temporale in cui opera la proroga dei termini di decadenza disciplinata dall'articolo 157, D.L. n. 34/2020.
Ricorsi per decadenza dei termini: avviso di accertamento e cartella di pagamento
Due modelli di ricorso utili a eccepire la decadenza del potere impositivo e di riscossione dell’amministrazione finanziaria, nei casi di notifica tardiva di avvisi di accertamento e cartelle di pagamento, anche alla luce della normativa emergenziale COVID-19.
Ricorso avverso cartella di pagamento. Eccezione di decorso del termine decadenziale
Nell’interpretazione degli enti di riscossione, dalla lettura combinata della normativa emergenziale da Covid-19, con riferimento ai termini di prescrizione e decadenza, l’agente avrebbe la possibilità di procedere legittimamente alla notifica dei ruoli affidati beneficiando della proroga per tutti i carichi il cui decorso dei termini ha interessato l’annualità 2020.
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