Giovedì 23 dicembre 2021

Contributo a fondo perduto start-up al 100%

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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L'articolo 1-ter del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41 (Decreto "Sostegni") riconosce un contributo a fondo perduto, nella misura massima di 1.000 euro, ai soggetti titolari di reddito d'impresa che hanno attivato la partita IVA nel corso del 2018 e avviato l'attività nel corso del 2019, e che hanno conseguito ricavi relativi al periodo d'imposta 2019 non superiori a 10 milioni di euro ma non hanno avuto accesso al contributo previsto dall'art. 1 del Decreto "Sostegni" per non aver registrato nel 2020 un calo del fatturato di almeno il 30% sul 2019. 

Con Provvedimento del 17 dicembre 2021 l'Agenzia delle Entrate chiarisce che, considerato che l'importo complessivo dei contributi richiesti è stato inferiore alle risorse finanziarie disponibili, alle start-up che hanno presentato richiesta dei fondi a sostegno dei contribuenti colpiti dall'emergenza Covid- 19 sarà riconosciuto l'intero ammontare del contributo. A ciascun beneficiario spetterà dunque il 100% dell'importo risultante dall'ultima istanza validamente presentata, in assenza di rinuncia, e che abbia superato i controlli dell'Agenzia Entrate.

Con successiva Risoluzione n. 75/E del 20 dicembre l'Agenzia ha quindi istituito il seguente codice tributo per l'utilizzo del contributo a fondo perduto in compensazione, tramite modello F24, per i contribuenti che hanno scelto tale modalità di fruizione:

  • "6956" denominato "Contributo a fondo perduto per le start-up - credito d'imposta da utilizzare in compensazione - art. 1-ter DL n. 41 del 2021".

Fonte: https://www.agenziaentrate.gov.it
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    L’affitto agricolo è un contratto con cui il locatore si obbliga a concedere all’affittuario un’azienda o un fondo, per uso agricolo e perché ne raccolga i frutti ed i proventi, e l’affittuario si obbliga a pagargli in corrispettivo un fitto. Il fitto può consistere in denaro, in una quota dei frutti (mezzadria) o in una prestazione in natura.

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
  • Costituzione fondo patrimoniale da parte dei coniugi

    Il fondo patrimoniale è disciplinato dagli artt. 167-171 del codice civile, che lo definisce come un complesso di beni determinati che realizzano un patrimonio di destinazione.

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    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
  • Modello di memoria difensiva contro uno schema d’atto 2025

    Modello di memoria difensiva contro uno schema d’atto 2025

    Ricevere uno "schema d'atto" dall'Agenzia Entrate può essere un momento delicato, ma è anche un'opportunità per presentare la propria posizione prima che l'atto diventi definitivo. Prima di redigere la memoria difensiva, è fondamentale prestare attenzione a diversi aspetti chiave per massimizzare le possibilità di successo.

    Sono fondamentali alcuni passaggi:

    • comprendere a fondo lo schema d'atto - leggere attentamente e identificare le contestazioni specifiche, gli importi richiesti, le annualità interessate e le norme violate secondo l'Agenzia delle Entrate;
    • verificare che la documentazione su cui si basa l'accertamento sia effettivamente quella in possesso dell'Agenzia e che le citazioni siano accurate;
    • raccogliere la documentazione pertinente che possa confutare le contestazioni mosse e organizzarla in modo logico e facilmente consultabile;
    • valutare i termini di presentazione (scadenze ed eventuali sospensioni dei termini);
    • e a quel punto determinare la strategia difensiva. Le contestazioni dell'Agenzia sono basate su fatti errati? Ci sono precedenti giurisprudenziali o prassi consolidate? Lo schema d'atto presenta vizi di forma (es. mancanza di motivazione, errori nell'indicazione delle norme)?

    La redazione della memoria difensiva diventa dunque il passaggio essenziale della strategia difensiva.
    Prendersi il tempo necessario e i giusti supporti per analizzare tutti questi aspetti prima di agire può fare la differenza nel risultato finale.

    a cura di: Studio Dott. Alvise Bullo

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