-
News e rassegna stampa
-
Oggi 06:00
Consiglio dei Ministri: approvato il Documento Programmatico di Finanza Pubblica 2025
a cura di: AteneoWeb S.r.l.
Il Consiglio dei Ministri, riunito il 2 ottobre 2025 nella seduta n. 143, ha approvato il Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP).
Secondo quanto riportato nel comunicato ufficiale di Palazzo Chigi, lo scenario programmatico conferma l’andamento dell’indebitamento netto previsto dal Piano strutturale di bilancio (PSB) e ribadito nel Documento di finanza pubblica (DFP) di aprile: 2,8% per il 2026, 2,6% per il 2027 e 2,3% per il 2028. Questo andamento è coerente con la traiettoria concordata a livello europeo e consente di rispettare il percorso della spesa netta. Per il 2025, il rapporto deficit/PIL è stimato al 3%, mentre la crescita del PIL si ferma allo 0,5%.
Il documento prevede inoltre un incremento delle spese per la difesa pari allo 0,15% del PIL nel 2026, allo 0,3% nel 2027 e allo 0,5% nel 2028. Tali risorse saranno però rese disponibili solo a seguito dell’uscita dalla procedura per disavanzo eccessivo, alla luce del profilo dell’indebitamento delineato nel DPFP.
Per quanto riguarda la crescita economica, il PIL programmatico è stimato in aumento dello 0,7% nel 2026, dello 0,8% nel 2027 e dello 0,9% nel 2028. Il tasso tendenziale, invece, si attesta allo 0,7% nel 2026 e nel 2027, e allo 0,8% nel 2028. Si tratta di previsioni formulate con prudenza, tenendo conto dell’attuale contesto geopolitico internazionale.
Sul fronte del debito, il DPFP presenta valori inferiori rispetto a quelli del PSB (137,8% nel 2026) e, in termini programmatici, in riduzione anche rispetto alle stime tendenziali contenute nel DFP di primavera. La riduzione dovrebbe iniziare già dal 2027, fino a raggiungere il 136,4% nel 2028, quando cesseranno gli effetti legati al Superbonus.
Inoltre, ha sottolineato ancora il Governo, con la manovra saranno adottati interventi mirati a:- ricomporre il prelievo fiscale, riducendo il peso sui redditi da lavoro;
- rifinanziare il Fondo sanitario nazionale;
- sostenere gli investimenti delle imprese e migliorarne la competitività;
- potenziare le misure a favore della natalità e della conciliazione vita-lavoro.
Fonte:
https://www.governo.it