Oggi 11:55
Il prestito tra familiari: soluzione per superare la presunzione di redditi occulti
Prestito tra Familiari nel 2025: Perché un accordo scritto è indispensabile?
Nel tessuto delle relazioni familiari, il prestito di denaro per necessità importanti – come l'acquisto di un'auto, un anticipo per la casa o per sostenere un'attività – è una prassi comune e preziosa. Spesso, dato il forte legame di fiducia, questi accordi si basano su un semplice "impegno morale", senza alcuna formalità.
Tuttavia, questo approccio informale, un tempo la norma, oggi espone a rischi fiscali significativi che non possono essere ignorati.
Il rischio principale: l'accertamento sintetico (ex redditometro)
Il principale strumento di controllo dell'Agenzia delle Entrate è l'accertamento sintetico. Sebbene il termine "Redditometro" sia stato politicamente superato e lo strumento riformato nel 2024, il suo principio di base è pienamente operativo: l'Amministrazione finanziaria può confrontare le spese che hai sostenuto con il reddito che hai dichiarato.
Se emerge una sproporzione significativa (ad esempio, acquisti un'auto da 30.000 euro con un reddito dichiarato di 20.000 euro), l'Agenzia presume che la differenza sia reddito "in nero". A quel punto, l'onere di dimostrare il contrario spetta a te.
È fondamentale ricordare che nel processo tributario le testimonianze, specialmente quelle dei familiari, non sono ammesse come prova.
Perché formalizzare il prestito è una tripla tutela
Un accordo scritto e ben strutturato non è un segno di sfiducia, ma una forma di tutela necessaria per tutti. Serve a:
- provare l'origine dei fondi: fornisce la prova documentale per giustificare all'Agenzia delle Entrate la provenienza del denaro
- definire la natura del rapporto: mette nero su bianco che si tratta di un prestito infruttifero e non di una donazione (che potrebbe essere soggetta a imposte specifiche) o di un prestito con interessi (che genererebbe reddito imponibile per chi presta il denaro)
- chiarire gli obblighi: stabilisce con precisione l'importo e i termini di restituzione, proteggendo sia chi ha prestato il denaro sia chi lo ha ricevuto.
Come strutturare un prestito a prova di fisco
Per essere inattaccabile, un prestito familiare deve fondarsi su tre pilastri:
1. la Scrittura Privata
Un documento semplice ma completo, datato e firmato da entrambe le parti, che specifichi chiaramente: - i dati completi di chi presta (mutuante) e di chi riceve (mutuatario).
- l'importo esatto del prestito.
- la clausola esplicita che si tratta di un "mutuo a titolo gratuito e infruttifero".
- le modalità e le scadenze per la restituzione.
2. la "Data Certa"
È cruciale poter dimostrare che l'accordo è stato firmato prima che il denaro venisse trasferito.
I metodi più efficaci e moderni per ottenere una data certa sono: - Posta Elettronica Certificata (PEC): scambiarsi il documento firmato come allegato tramite PEC. La ricevuta di avvenuta consegna ha pieno valore legale.
- Firma digitale con Marca Temporale: firmare digitalmente il file PDF dell'accordo. La marca temporale associata alla firma attesta data e ora in modo incontestabile.
- Registrazione all'Agenzia delle Entrate: è il metodo più formale, consigliato per importi molto elevati. Comporta il pagamento di un'imposta di registro in misura fissa (attualmente 200 euro), ma offre la massima sicurezza giuridica.
- Raccomandata A/R: Il tradizionale metodo dello scambio tramite raccomandata "senza busta" (piegando il foglio su se stesso) rimane una valida alternativa.
3. La tracciabilità assoluta
Il movimento di denaro, sia in entrata sia per le eventuali rate di restituzione, deve essere sempre tracciabile e avvenire nel rispetto dei limiti di legge vigenti per l'uso del contante.
Utilizzare sempre uno di questi due metodi: - Bonifico bancario: è il metodo da preferire, avendo cura di inserire una causale "parlante" (es. "Prestito infruttifero a favore di [Nome Cognome] come da scrittura privata del [Data]")
oppure - Assegno non trasferibile.
Per risolvere ogni dubbio, quando gli importi sono significativi, è però opportuno formalizzare l’atto mediante scambio di corrispondenza ovvero in forma epistolare dove chi riceve l’atto firmato dal mittente lo ricopia in altro foglio, lo firma e lo rispedisce al mittente stesso (su nessuna lettera devono comparire entrambe le firme). In tale ipotesi, la registrazione non è mai obbligatoria se non in caso d’uso (per esempio per un suo utilizzo in una causa avanti l’autorità giudiziaria).
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