Nella materia penal-tributaria, il colpevole non è individuato con riferimento alla soggettività fisica di chi ha agito, bensì alla soggettività tributaria della “persona” (fisica o giuridica) che ha agito.
La Corte di cassazione, con la sentenza n. 31850 del 24 settembre 2025, ha chiarito che, nel caso in cui la stessa persona, nella sua qualifica di legale rappresentante o comunque di amministratore di diverse società, emetta, a nome di ciascuna di esse e al fine di consentire a terzi l’evasione fiscale, distinte fatture per operazioni inesistenti, si configurano distinti reati di emissione di fatture per operazioni inesistenti, ex articolo 8 del Dlgs n. 74/2000, e non un unico reato.