Con la Circolare n. 127 del 22 settembre, l’Inps ha fornito chiarimenti sul riordino degli enti sportivi e sulla riforma della tutela previdenziale dei lavoratori dello sport, come previsto dal decreto legislativo n. 36/2021.
La novità principale è la definizione univoca di lavoratore sportivo, senza distinzione tra professionisti e dilettanti, con obbligo di iscrizione al Fondo Pensione Sportivi Professionisti (FPSP) gestito dall’Inps. Tra i soggetti interessati rientrano atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici e sportivi, preparatori atletici, arbitri e altri tesserati che svolgono attività sportiva retribuita.
La Circolare illustra:
i requisiti contributivi minimi (260 giornate annue) per accedere a pensione e prestazioni IVS; i rapporti tra contributi versati al FPSP e altri fondi previdenziali; le regole per pensione anticipata, assegno ordinario di invalidità, pensione di inabilità, ai superstiti e supplementari; i massimali giornalieri di retribuzione pensionabile e imponibile; il divieto di cumulo pensione–reddito da lavoro, anche all’estero.Gli allegati riepilogano le categorie dei lavoratori iscritti, i requisiti pensionistici ante e post 1995 e contengono schemi pratici ed esempi di calcolo contributivo.