Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 141 dell'11 settembre, ha approvato il disegno di legge delega per la riforma della disciplina dell’ordinamento della professione di dottore commercialista e di esperto contabile.
Con l’obiettivo di riorganizzare le attività professionali e valorizzare le competenze multidisciplinari della categoria, il Ddl punta a rispondere in modo più efficace alle esigenze del mercato.
La delega, in particolare, affida al Governo il compito di riordinare le attività, distinguendo quelle riservate per legge da quelle tipiche della professione nei settori tributario, economico-aziendale, finanziario, societario e giuslavoristico.
Tre i punti principali del testo approvato:
revisione del tirocinio: sarà possibile svolgerlo interamente durante il percorso universitario (laurea triennale per gli esperti contabili e magistrale per i commercialisti), con l’obiettivo di ridurre i tempi di abilitazione e facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro; disciplina delle società tra professionisti: vengono introdotte regole specifiche per l’iscrizione all’albo e per il funzionamento di queste società, in un’ottica di semplificazione e innovazione; aggiornamento professionale: viene rafforzato l’obbligo di formazione continua, con particolare attenzione alle nuove aree di interesse, come la gestione della crisi d’impresa."Quella di oggi è una nuova giornata che non esito a definire storica per la nostra professione. Dopo l’approvazione, nei mesi scorsi, delle norme che perimetrano le responsabilità dei componenti dei collegi sindacali, arriva ora il via libera del Consiglio dei ministri alla legge delega di riforma del nostro ordinamento professionale. Prende così concretamente il via l’iter che porterà alla riscrittura della carta d’identità dei commercialisti italiani, per preservarne la funzione centrale nel nostro sistema economico e fiscale, in un contesto in costante e radicale mutamento" ha dichiarato il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio.