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Acquisto di un immobile all'asta: analisi della perizia tecnica
Venerdì 14/11/2025
a cura di AteneoWeb S.r.l.
Nel processo di acquisto di un immobile all'asta, se l'avviso di vendita è il regolamento, la perizia di stima è senza dubbio il manuale d'istruzioni. Questo elaborato, redatto da un esperto nominato dal Giudice dell'Esecuzione, è il documento più importante per un potenziale acquirente. Saperlo leggere e interpretare correttamente è l'abilità fondamentale che distingue un investimento oculato da un salto nel buio. Vediamo quali sono le sezioni chiave e come decifrarle.
La struttura della perizia e i primi dati da verificare Una perizia di stima, il cui contenuto minimo è rigorosamente prescritto dall'art. 173-bis delle disposizioni di attuazione del c.p.c., è generalmente un documento corposo e strutturato. Le prime informazioni da cercare sono:
Cancellazione gravamiIl modulo Cancellazione gravami calcola l'ammontare delle imposte da corrispondere per la cancellazione degli eventuali gravami sugli immmobili oggetto di esecuzione immobiliare. Clicca qui per approfondire La conformità urbanistica ed edilizia: l'area a maggior rischio Questa è forse la sezione più tecnica e delicata, dove si annidano i rischi maggiori. Il perito ha il compito di verificare la corrispondenza tra lo stato di fatto dell'immobile e il progetto depositato in Comune. Qui possono emergere le criticità:
Un vantaggio unico dell'acquisto in asta è che, per alcune tipologie di abusi, la legge (L. n. 47/1985) consente all'aggiudicatario di presentare domanda di condono edilizio entro 120 giorni dal decreto di trasferimento, riaprendo termini altrimenti scaduti.
Ignorare questa sezione può portare a conseguenze molto onerose. Un abuso non sanabile potrebbe impedire future vendite o ristrutturazioni dell'immobile. La stima del valore e le informazioni finali L'ultima parte della perizia è dedicata alla valutazione economica. Il perito, utilizzando metodi di stima comparativi o analitici, arriva a determinare il valore di mercato dell'immobile (art. 568 c.p.c.), superando le vecchie stime basate sulle rendite catastali. Questo valore non è il prezzo d'asta, ma il parametro da cui il giudice parte per fissare il prezzo base della prima vendita. È importante leggere come il perito è arrivato a quel valore, verificando se ha già detratto i costi per la sanatoria degli abusi o applicato sconti per lo stato di occupazione. Infine, la perizia può contenere altre informazioni utili, come la presenza di debiti condominiali pregressi. Sebbene l'aggiudicatario sia tenuto per legge (art. 63 disp. att. c.c.) a rispondere solo delle spese dell'anno in corso e di quello precedente all'acquisto, conoscere l'entità del debito totale può essere un indicatore della salute del condominio ed è bene verificare se il regolamento di condominio di natura "contrattuale" preveda regole più stringenti.. In conclusione, analizzare una perizia richiede tempo e, per i non addetti ai lavori, a volte il supporto di un proprio tecnico di fiducia. È un investimento di tempo e risorse che ripaga ampiamente, trasformando l'acquisto in asta da una scommessa a una scelta strategica e consapevole. Leggi anche i precedenti articoli della rubrica: - Cosa sono le esecuzioni immobiliari: guida per debitori e investitori - Le fasi della procedura esecutiva immobiliare: dal pignoramento alla distribuzione del ricavato - I protagonisti dell'asta immobiliare: ruoli e responsabilità - Come partecipare a un'asta immobiliare |
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